Roma da record, conquista vittoria n.10
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Roma da record, conquista vittoria n.10
Se il giocatore che per oltre un'ora era stato il peggiore in campo alla fine risulta determinante con la rete che consegna la decima vittoria consecutiva, allo vuol dire che è proprio l'anno della Roma. Il gol di Marco Borriello, al 22' della ripresa, piega un Chievo arrivato all'olimpico con l'assoluto bisogno di fare punti. E sembra quasi una magia, degna dei maghi che frequenterebbero Trigoria. E che alla fine sono stati evocati da qualche buontempone entrato in campo vestito da Henry Potter.Ci sono volute costanza, applicazione e determinazione per piegare i gialloblù.
Ma alla fine la determinazione di Rudi Garcia ha avuto ragione. Ce n'è voluta per lasciare in campo Borriello, inguardabile per tutto il primo tempo. Invece proprio lui ha proiettato la Roma nella storia. Mai nessuno aveva vinto le prime dieci di fila, nemmeno le Juventus stellari di Platini o Capello. E respinto proprio i bianconeri ed il Napoli di nuovo a -5 in classifica. Un distacco abissale se si pensa a che bel campionato che stanno giocando le due più dirette inseguitrici. Per tutti i primi 45 minuti il gioco frenetico della Roma, fatto di passaggi veloci, mai più di due tocchi, gran possesso palla, ha sbattuto contro la Grande Muraglia alzata davanti a Puggioni da mister Sannino.
Il Chievo non ha avuto timore di difendersi anche con nove uomini alla volte, per poi tentare le ripartenze di Paloschi e Pellissier. Ma tra i due attaccanti ed il resto c'era un canyon ed intendersi così è difficile. Il turbillon giallorosso è sembrato mandare in tilt soprattutto Borriello, statico, impreciso, spesso anticipato. Così Puggioni ha dovuto sfoderare la prima vera parata solo al 24', su un gran destro da fyori area di Strootman. Ljajic si dava un gran da fare, ma ai suoi tentativi di triangolazione mancava spesso un vertice. Il naturale sostituto del legnoso attaccante sembrava proprio Florenzi. Invece al rientro dagli spogliatoi Garcia ha insistito con Borriello.
Ed alla fine ha avuto ragione lui. Florenzi in effetti è entrato, ma solo al 14' ed al posto di Marquinho. Ed è stato proprio Florenzi, vinto un contrasto in area dopo uno scambio con Pjanic, a confezionare il cross che il numero 88 ha deviato alle spalle di Puggioni con un colpo di testa. Finalmente l'Olimpico ha potuto dare sfogo alla gioia repressa, quella del CHievo sembrava una maledizione insuperabile, dopo che lo scorso maggio i veneti erano stati gli ultii a battere la Roma in campionato.
Invece passata in vantaggio la Roma ha avuto la strada spianata verso il successo. L'unico brivido di paura la sud l'ha vissuto al 28', quando De Sanctis non ha trattenuto il tiro di Rigoni. Sulla palla si è avventato Paloschi, falciato da Benatia. Rigore netto, ma il guardalinee con la bandierina alzata ha salvato l'imbattibilità del portiere romanista, arrivata ormai a 681', senza contare i recuperi. Dopo 4' di recupero la Roma ha potuto festeggiare la decima vittoria, il testa-coda con l'ultima della serie A non l'ha mandata fuori strada.
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