CAOS INTER, TOCCA A MORATTI
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CAOS INTER, TOCCA A MORATTI
Il ko con il Cska è coinciso con la nona sconfitta stagionale in 20 partite giocate: quasi un ko ogni due match giocati. Numeri che testimoniano la crisi totale in cui è sprofondata l'Inter. Mercoledì sera Moratti è rimasto chiuso nello spogliatoio con Ranieri, il dt Branca, il ds Ausilio e Figo. Un vertice per fare il punto della situazione, divenuta sempre più complicata. A gennaio ci sarà un intervento sul mercato, ma non sarà massiccio.
Massimo Moratti, per la seconda volta in quattro giorni, è sceso negli spogliatoi di San Siro al termine della partita per un vero e proprio summit: con Ranieri, Branca, Ausilio e Figo si è certamente parlato della crisi che avvolge la squadra ma anche di mercato. Come ammesso dallo stesso presidente nerazzurro, l'Inter "certamente farà qualcosa" a gennaio. I nomi che circolano sono sempre i soliti: Juan per la difesa, Kucka per il centrocampo ed Eduardo Vargas per l'attacco, soprattutto se Milito dovesse partire. Giocatori che certamente tornerebbero utili ma che, da soli, non sarebbero certamente in grado di rimediare a tutti i problemi della squadra.
Nessuna rivoluzione a gennaio, dunque, anche perché quasi certamente la prossima stagione comincerà senza Claudio Ranieri in panchina. Ecco perché l'Inter preferirebbe aspettare il termine della stagione per concordare con il nuovo allenatore le strategie di mercato e di rinnovamento di un gruppo ormai al capolinea. Già, ma chi sarà il nuovo tecnico? Da tempo si parla di Guardiola, ma potrebbe tornare di moda anche Villas Boas, già ai ferri corti con il Chelsea dopo un avvio di stagione non esaltante. Attenzione, infine, alla soluzione interna, visto che nelle ultime ore è circolata la voce di un possibile cambio in panchina, con Luis Figo pronto a subentrare a Ranieri in caso di risultato negativo con la Fiorentina. Notizia che, però, non trova conferme nell'ambiente nerazzurro.
Massimo Moratti, per la seconda volta in quattro giorni, è sceso negli spogliatoi di San Siro al termine della partita per un vero e proprio summit: con Ranieri, Branca, Ausilio e Figo si è certamente parlato della crisi che avvolge la squadra ma anche di mercato. Come ammesso dallo stesso presidente nerazzurro, l'Inter "certamente farà qualcosa" a gennaio. I nomi che circolano sono sempre i soliti: Juan per la difesa, Kucka per il centrocampo ed Eduardo Vargas per l'attacco, soprattutto se Milito dovesse partire. Giocatori che certamente tornerebbero utili ma che, da soli, non sarebbero certamente in grado di rimediare a tutti i problemi della squadra.
Nessuna rivoluzione a gennaio, dunque, anche perché quasi certamente la prossima stagione comincerà senza Claudio Ranieri in panchina. Ecco perché l'Inter preferirebbe aspettare il termine della stagione per concordare con il nuovo allenatore le strategie di mercato e di rinnovamento di un gruppo ormai al capolinea. Già, ma chi sarà il nuovo tecnico? Da tempo si parla di Guardiola, ma potrebbe tornare di moda anche Villas Boas, già ai ferri corti con il Chelsea dopo un avvio di stagione non esaltante. Attenzione, infine, alla soluzione interna, visto che nelle ultime ore è circolata la voce di un possibile cambio in panchina, con Luis Figo pronto a subentrare a Ranieri in caso di risultato negativo con la Fiorentina. Notizia che, però, non trova conferme nell'ambiente nerazzurro.
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