INGHILTERRA, CAPELLO SI DIMETTE
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INGHILTERRA, CAPELLO SI DIMETTE
Clamoroso in Inghilterra. Fabio Capello, infatti, ha rassegnato le dimissioni dalla panchina della nazionale. La decisione, a sorpresa, è arrivata dopo le polemiche relative alla fascia di capitano che la federcalcio inglese ha tolto a John Terry. Capello si era schierato apertamente contro la FA, difendendo la sua autonomia di nominare il leader della squadra. L'annuncio è stato fatto dalla stessa Football Association, che ha accettato le dimissioni.
A far arrabbiare la federazione è stata un'intervista rilasciata domenica dallo stesso Capello, in merito alla decisione della FA di togliere la fascia di capitano al difensore del Chelsea per i presunti insulti razzisti nei confronti di Anton Ferdinand: "Ritengo che ogni persona non può essere sanzionata fincheéil tribunale non la giudica colpevole".
Una presa di posizione che non è piaciuta al massimo organismo inglese, che ha annunciato come, dopo un incontro tra il presidente David Bernstein, il segretario generale Alex Horne e lo stesso Fabio Capello allo stadio di Wembley, il tecnico italiano ha rassegnato le sue dimissioni. "Le discussioni si sono incentrate sulla decisione del Consiglio della FA di togliere la fascia di capitano a John Terry e sulla risposta di Fabio Capello in un'intervista a un'emittente italiana. Dopo un incontro durato più di un'ora, le dimissioni di Capello sono state accettate. Capello lascerà la carica di commissario tecnico con effetto immediato".
Bernstein ha poi aggiunto: "Vorrei sottolineare che durante la riunione e in tutto il suo tempo come allenatore dell'Inghilterra, Capello è stato estremamente professionale. Abbiamo accettato le dimissioni di Fabio, concordando che questa è la decisione giusta. Vorremmo ringraziare Fabio per il suo lavoro con la nazionale inglese e gli auguriamo ogni successo per il futuro".
CAPELLO: "LESA LA MIA AUTORITA'"
"Mi è stato fatto un grande sgarbo, ledendo la mia autorità". Sono queste le prime parole di Fabio Capello in qualià di ex ct dell'Inghilterra. "Ciò che mi ha colpito e costretto a prendere questa decisione è stato il fatto che il tanto decantato senso di giustizia degli anglosassoni che sono i primi a predicare che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva è venuto meno -ha detto Capello, che rientrerà subito in Italia - . Nel caso di Terry mi hanno fatto uno sgarbo gravissimo ledendo la mia autorità di guida della Nazionale e di fatto creando un grosso problema alla squadra. Da sempre non tollero certi tipi di ingerenze, e quindi mi e' stato facile contestarla e prendere la decisione di andarmene". A proposito di chi lo ha accusato di avere preso le difese di Terry "degradato" per atteggiamenti razzisti, Capello ha precisato che "non è una questione di sottovalutare il razzismo, ma si tratta del rispetto dei ruoli e delle regole".
A far arrabbiare la federazione è stata un'intervista rilasciata domenica dallo stesso Capello, in merito alla decisione della FA di togliere la fascia di capitano al difensore del Chelsea per i presunti insulti razzisti nei confronti di Anton Ferdinand: "Ritengo che ogni persona non può essere sanzionata fincheéil tribunale non la giudica colpevole".
Una presa di posizione che non è piaciuta al massimo organismo inglese, che ha annunciato come, dopo un incontro tra il presidente David Bernstein, il segretario generale Alex Horne e lo stesso Fabio Capello allo stadio di Wembley, il tecnico italiano ha rassegnato le sue dimissioni. "Le discussioni si sono incentrate sulla decisione del Consiglio della FA di togliere la fascia di capitano a John Terry e sulla risposta di Fabio Capello in un'intervista a un'emittente italiana. Dopo un incontro durato più di un'ora, le dimissioni di Capello sono state accettate. Capello lascerà la carica di commissario tecnico con effetto immediato".
Bernstein ha poi aggiunto: "Vorrei sottolineare che durante la riunione e in tutto il suo tempo come allenatore dell'Inghilterra, Capello è stato estremamente professionale. Abbiamo accettato le dimissioni di Fabio, concordando che questa è la decisione giusta. Vorremmo ringraziare Fabio per il suo lavoro con la nazionale inglese e gli auguriamo ogni successo per il futuro".
CAPELLO: "LESA LA MIA AUTORITA'"
"Mi è stato fatto un grande sgarbo, ledendo la mia autorità". Sono queste le prime parole di Fabio Capello in qualià di ex ct dell'Inghilterra. "Ciò che mi ha colpito e costretto a prendere questa decisione è stato il fatto che il tanto decantato senso di giustizia degli anglosassoni che sono i primi a predicare che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva è venuto meno -ha detto Capello, che rientrerà subito in Italia - . Nel caso di Terry mi hanno fatto uno sgarbo gravissimo ledendo la mia autorità di guida della Nazionale e di fatto creando un grosso problema alla squadra. Da sempre non tollero certi tipi di ingerenze, e quindi mi e' stato facile contestarla e prendere la decisione di andarmene". A proposito di chi lo ha accusato di avere preso le difese di Terry "degradato" per atteggiamenti razzisti, Capello ha precisato che "non è una questione di sottovalutare il razzismo, ma si tratta del rispetto dei ruoli e delle regole".
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