COPPA ITALIA, LA ROMA VA AI QUARTI

La Roma prosegue la sua striscia positiva anche in Coppa Italia e conquista i quarti di finale, dove incontrerà la Juventus. All'Olimpico i giallorossi superano per 3-0 la Fiorentina al termine di una partita iniziata in salita, ma poi controllata a piacere. Le reti che decidono il match arrivano nel secondo tempo e portano la firma di Lamela, a segno all'8' e al 21', e di Borini al 30', tutte dopo altrettanti svarioni della difesa viola.

LA PARTITA
La Roma vendica il tracollo in campionato a Firenze (3-0 e partita chiusa in otto giocatori) e conferma il suo grande stato di forma: quattro vittorie nelle ultime cinque partite più il pareggio interno contro la Juve. Proprio i bianconeri saranno il prossimo avversario dopo la convincente vittoria sulla Fiorentina. Un successo rimasto in bilico solo nella prima mezz'ora in cui i viola sprecano tanto. Poi i giallorossi, che in Coppa Italia rendono sempre al massimo, prendono il largo, costruendo occasioni su occasioni e approfittando degli errori di gioventù degli avversari. E adesso cominciano a fare paura anche in campionato, se non proprio nel duello per il titolo, almeno nella lotta per le posizioni subito dietro.

Roma e Fiorentina si dividono equamente le occasioni di un primo tempo interessante. Partono meglio i viola, che approfittano di un avversario inizialmente disattento. Trascinata da uno straordinario Jovetic, la squadra di Rossi, però, spreca due clamorose occasioni con Ljajic, che davanti a Stekelenburg una volta spara alle stelle e l'altra addosso al portierone giallorosso. Poi Montolivo e lo stesso Jovetic mancano la zampata vincente in una mischia in area romanista. L'undici di Luis Enrique si sveglia nel finale di frazione, quando prima Totti e poi due volte Lamela fanno venire qualche brivido a Neto.

La ripresa inizia e prosegue come era finita la prima frazione. E' solo Roma in campo e la Fiorentina soffre. Soffrono soprattutto Salifu e Nastesic, dai cui errori scaturiscono due delle tre reti che decidono la partita. L'altra è "merito" di Neto. L'arma letale è Lamela che nel giro di un quarto d'ora va a segno due volte e sfiora il tris. Poi ci pensa il neoentrato Borini a chiudere definitivamente i giochi. Nemmeno l'ingresso di Cerci, che sfiora comunque la rete personale, rianima i toscani e alla fine vendetta è fatta.