INTER, C'È POSTO PER SNEIJDER?

Dall'emergenza infortuni al rischio di abbondanza. Nel giro di un mese, la situazione in casa Inter è mutata radicalmente: classifica raddrizzata, umore su di giri e, soprattutto, gente come Sneijder che dovrà sgomitare per guadagnarsi un posto da titolare. Domenica prossima c'è il derby e Ranieri, dopo il 5-0 al Parma, è stato chiaro: "Coloro che sono stati infortunati dovranno adeguarsi alla mentalità della squadra".

Cinque vittorie di fila, in campionato, non arrivavano dai tempi di Mourinho. Era la stagione 2009-2010, era l'anno del Triplete: "Quella è storia ma adesso non conta più - ha dichiarato Ranieri -. Conta quello che si fa da oggi in avanti". La prossima tappa dei nerazzurri si chiama Milan, per un derby che potrebbe rilanciare definitivamente le ambizioni di una squadra che, fino a non molto tempo fa, si trovava in zona retrocessione.

Il tecnico interista ha avuto il merito di compattare la squadra, tornata cinica e spietata anche grazie al nuovo modulo: un 4-4-2 dove non c'è spazio per Sneijder, nemmeno come centrocampista centrale: "Lì in mezzo ci vogliono uomini che cantano e portano la croce, e noi ne abbiamo a sufficienza", ha spiegato Ranieri.

Ecco perché, con il ritorno dell'olandese, i nerazzurri passerebbero al rombo di centrocampo dove Sneijder sarebbe il trequartista alle spalle delle due punte. "Sia lui che Forlan nella mia mente sono disponibili per il derby", ha detto l'allenatore nerazzurro dopo il successo sul Parma, prima di precisare: "Potrebbero essere loro i veri acquisti anche se devono integrarsi in quello che sta facendo questa squadra, che lotta su ogni pallone". Un avvertimento, insomma, che evidenzia come Wes non sia più indispensabile per questa squadra, anche e soprattutto dopo le recenti prestazioni di Alvarez, che sta dimostrando tutto il proprio potenziale. L'olandese, dunque, dovrà darsi parecchio da fare per riprendere in mano le chiavi della squadra. Perché quando si diventa non più indispensabili, poi, l'ipotesi panchina può diventare una realtà. Ma anche quella del mercato.