Marino: "Nessun proclama Gilardino? Ci serve"

"So che il professor Scoglio è stato amato tantissimo dai tifosi del Genoa. Spero di essere ricordato come lui il giorno che andrò via". Parole e musica di Pasquale Marino nel giorno della sua presentazione a Pegli. Il nuovo allenatore del Genoa ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2013. Con lui ci sarà il vice Massimo Mezzini e il collaboratore Catello Senatore. Aspettando Gilardino ("spero che arrivi. Finché non lo vedo, non ci credo. Un attaccante così ci serve"), il tecnico siciliano non si pone obiettivi particolari: "Non mi va di fare proclami. Lavoreremo di settimana in settimana, cercando di migliorare le cose. Navighiamo a vista e pensiamo di partita in partita. Il primo obiettivo è cercare di recuperare i giocatori infortunati e la condizione di quelli che sono rimasti fuori a lungo come Zè Eduardo". CAMBIARE IL MODULO — Marino vuol puntare sul 4-3-3. "Credo che il Genoa abbia i giocatori per fare benissimo questo sistema di gioco. L'importante è avere un'identità e una fisionomia ben precisa. Molto dipende dall'equilibrio che si riesce a dare per supportare questo atteggiamento tattico. Cerco di fare sempre un calcio propositivo, spero di riuscirci". A Parma non andò bene. "Ho commesso degli errori. È l'unico posto dove non mi sono fatto apprezzare. Se non è scoccata la scintilla, è colpa mia. Non sono riuscito a dare un'identità tattica alla squadra", ammette Marino. La piazza rossoblù è molto esigente: "È normale che la tifoseria si aspetti sempre il massimo. I tifosi del Genoa sono abituati a un calcio molto bello fin dai tempi di Gasperini". Intanto Capozucca aspetta Gilardino: "Spero che arrivi prima di Cagliari. Siamo ottimisti".