TOTTI: "POTEVO VINCERE DI PIÙ"
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TOTTI: "POTEVO VINCERE DI PIÙ"
In vista della nuova stagione Francesco Totti è tornato sullo sfogo dopo il rigore sbagliato contro la Juventus e le contestazioni di alcuni tifosi giallorossi. "Non volevo offendere la tifoseria - spiega -, ma mi sono sentito tradito perché per questa maglia ho dato il mille per mille". Una carriera pazzesca coi colori della sua Roma, "non pensavo che avrei avuto una storia tanto prestigiosa. Peccato però perché avrei anche potuto vincere di più".
Tra gli allenatori più importanti avuti in carriera dal capitano giallorosso ci sono Mazzone, Capello e Spalletti. Un buon ricordo per tutti. "Mazzone è stato come un padre per me e tuttora lo ringrazio. Ho avuto la fortuna di averlo negli anni più importanti di un giocatore e mi ha gestito nel migliore dei modi. Con Capello - continua Totti - ho vinto lo scudetto del 2001 e ho provato cosa significa vincere a Roma. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con lui fino a quando è andato via. Lì abbiamo avuto degli screzi ma l'ho sempre stimato e lo stimerò sempre". Gli anni migliori però, dal punto di vista realizzativo e di prestigio europeo, arrivano con Spalletti. "In emergenza mi ha provato come prima punta e lì ho capito che era il ruolo che mi piaceva di più. In Champions siamo migliorati molto ma era difficile vincerla".
Infine nelle menzioni e nei ricordi del capitano della Roma c'è anche spazio per la bella moglie Ilary Blasi "E' una persona intelligente e una mamma perfetta, una persona davvero speciale, sempre solare" e per il brutto infortunio prima del Mondiale 2006 poi vinto in Germania. "Ho un ricordo bruttissimo, è stato il mio primo serio infortunio. Ho subito capito che fosse grave, tenevo la caviglia, ma era come se non ce l'avessi. Durante l'intervento ho pensato a tutto. Avevo paura, pensavo al Mondiale e poi, con la forza e la determinazione che ho sempre avuto, sono riuscito a uscirne fuori. E sono cresciuto, perché ho capito alcuni aspetti di me stesso".
Tra gli allenatori più importanti avuti in carriera dal capitano giallorosso ci sono Mazzone, Capello e Spalletti. Un buon ricordo per tutti. "Mazzone è stato come un padre per me e tuttora lo ringrazio. Ho avuto la fortuna di averlo negli anni più importanti di un giocatore e mi ha gestito nel migliore dei modi. Con Capello - continua Totti - ho vinto lo scudetto del 2001 e ho provato cosa significa vincere a Roma. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con lui fino a quando è andato via. Lì abbiamo avuto degli screzi ma l'ho sempre stimato e lo stimerò sempre". Gli anni migliori però, dal punto di vista realizzativo e di prestigio europeo, arrivano con Spalletti. "In emergenza mi ha provato come prima punta e lì ho capito che era il ruolo che mi piaceva di più. In Champions siamo migliorati molto ma era difficile vincerla".
Infine nelle menzioni e nei ricordi del capitano della Roma c'è anche spazio per la bella moglie Ilary Blasi "E' una persona intelligente e una mamma perfetta, una persona davvero speciale, sempre solare" e per il brutto infortunio prima del Mondiale 2006 poi vinto in Germania. "Ho un ricordo bruttissimo, è stato il mio primo serio infortunio. Ho subito capito che fosse grave, tenevo la caviglia, ma era come se non ce l'avessi. Durante l'intervento ho pensato a tutto. Avevo paura, pensavo al Mondiale e poi, con la forza e la determinazione che ho sempre avuto, sono riuscito a uscirne fuori. E sono cresciuto, perché ho capito alcuni aspetti di me stesso".
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