SCOMMESSE, TREMANO 20 CALCIATORI

E' una storia ancora difficile da definire, i contorni ancora non sono precisi, non è nemmeno possibile individuare un vero punto di riferimento, sul piano delle indagini poi si assiste a uno sviluppo su due fronti: quello cremonese, da dove parte l'inchiesta con l'avvelenamento dei calciatori e le intercettazioni che rivelano uno spaccato triste, con l'organizzazione di Singapore che muove le sue pedine e riesce a taroccare molte gare sulle quali scommettere e vincere. E quello di Bari dove gli attori sono più o meno gli stessi di Cremona, ma l'influsso della criminalità appare più che probabile.

Auspicabile un accordo fra le due procure per procedere senza ostacoli ed è di queste ore una cominicazione dei giudici di Bari che chiedono a Cremona tutti gli incartamenti. Qualcuno sparge sale, manco ci fosse ancora la neve e parla di cronfronto acceso fra le Procure, quasi una guerra, altri vedono il confronto positivo e senza polemiche.

Certo che le ultime rivelazioni di Angelo Iacovelli, dopo quelle di Andrea Masiello, hanno riaperto uno squarcio sulla corruzione nel calcio, Masiello dice a Iacovelli quando restituì i soldi per quel Palermo Bari non riuscito secondo i piani degli zingari: ci rifaremo con Bologna-Bari, lì conosco Di Vaio e Portanova... e poi spunta un Udinese-Bari 3-3 del 2009-2010...

Masiello dovrebbe tornare in via dei tribunali a Cremona fra martedì e mercoledì per alcuni chiarimenti. Almeno una ventina di calciatori chiamati in ballo da Masiello, Iacovelli, ma anche Carobbio e Gervasoni, sono sotto la lente delle procure che oltre alle intercettazioni telefoniche e ambientali stanno trovando riscontri importanti da movimentazioni economiche con tabulati e conti bancari.